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Arcieri "Roberto il Guiscardo", laboratorio didattico al Santa Margherita





di Angelo De Nicola


Un viaggio nella storia con faretra in spalla e arco in pugno, mentre si impara ascoltando la conoscenza degli esperti di tiro con l'arco, artigianato e arte di varie epoche. Lo spazio antistante la chiesa di Santa Margherita a Pastena, da venerdi 5 a sabato 6, si è trasformato in un grande laboratorio didattico organizzato dall'associazione Saremo Alberi con la partecipazione del gruppo Arcieri "Roberto il Guiscardo" del presidente Nicola Mari che ha allestito lo stand dimostrativo insieme a Valerio Marletta e Giovanni Caracciuolo. Francesco e Stefano Mari hanno mostrato la pratica del tiro con l'arco.






"Quest'esperienza consentirà ai partecipanti di vivere quattro momenti della nostra storia, cioè passato, presente, futuro e il mondo dei sogni perché non possono esserci persone che non hanno il proprio mondo fatto di sogni. - ha commentato il presidente Mari - Chi non ha sogni non ha un'esistenza e tutti noi sogniamo un nostro momento di realizzazione. Nel caso dell'Associazione Arcieri Roberto il Guiscardo il sogno è trasmettere a chi parteciperà un passato che è geneticamente parte della nostra storia. L'arco, infatti, ha accompagnato l'evoluzione dell'uomo. Partiamo dalla preistoria quando uno dei primi attrezzi utilizzati dall'uomo per cacciare e lottare per la sopravvivenza era appunto l'arco. 


Lo strumento veniva realizzato da un semplice pezzo di legno e nelle parti terminali si univano gli estremi di una corda che andando in trazione consentiva di scoccare la freccia.Quest'ultima serviva a colpire l'animale e dunque consentiva all'uomo di alimentarsi per la propria sopravvivenza. Il gruppo Arcieri Roberto il Guiscardo sta cercando con i propri laboratori didattici di trasmettere questo modo di vivere del tiro con l'arco ai partecipanti. Le nostre attività sono prevalentemente rivolte a bambini e ragazzi e cerchiamo di concretizzare quello che è un aspetto di storia studiata sui banchi di scuola con la vita quotidiana".


"L'obiettivo è rievocare tecniche e strumenti degli arcieri ma non solo, stiamo mostrando al pubblico presente, e che ci segue con estremo interesse, anche gli usi e l'arte di scrittura medioevale - ha aggiunto Valerio Marletta  -  ritengo che sia di fondamentale importanza che i giovani ritornino alle antichissime pratiche dell'artigianato. Volevo poi ricordare un importante appuntamento in programma il 14 e 14 giugno, organizzato da Luca Borsa, presidente associazione Gens Longobardorum, della prima edizione dell'evento Principatus Salernì, con tantissime attività didattiche per bambini e percorso didattico divulgativo sugli usi e costumi  della Salerno longobarda e dei Saraceni e rievocazione storica delle battaglie".
(RIPRODUZIONE RISERVATA)

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