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"Arkan Tour", Mondelli e Malandrino vincono la 1°tappa campionato interregionale







di Angelo De Nicola


Mentre attraversano i monti del Cilento con la faretra sulle spalle, passando per ponti tibetani e piazzole di tiro è al bersaglio d'aggregazione che gli arcieri hanno mirato scagliando quella freccia carica di passione per una millenaria disciplina. Nell'ambito dell'Arkan Tour Campania, l'associazione sportiva Arcieri di Avalon, del presidente Giovanni Maioin collaborazione con ASC ARCHERY e OFF LIMITS GIOI e con il patrocinio del Comune di Gioi Cilento ha organizzato
 la prima tappa del campionato interregionale di tiro dinamico con l'arco. A mettersi in luce per tecnica e abilità sono stati Giuseppe Mondelli, dell'A.s.d. Hakws Arcieri di Agropoli e Francesca Malandrino, presidente dell'A.s.d. Hakws Arcieri di Agropoli che hanno vinto nelle rispettive categorie. Mondelli si è ripetuto durante la goliardica competizione di chiusura evento del "tiro al capicollo", piccola gara tra appassionati del settore. A ricevere il premio, nel corso della cerimonia conclusiva coordinata dal presidente Maio e Remo Luogo responsabile provinciale ASC,  la psicologa Mariarosaria Schembri e l'istruttore di tiro Pietro Tosetti per il loro apporto formativo, Alessandro Cerciello, presidente associazione Olimpica Pompei e Nicola Mari presidente Associazione Arcieri Roberto il Guiscardo per la dinamicità dimostrata nel corso della competizione. 





"Il Cilento è stata una fucina di forgiatura antichissima per questo settore con un gran numero di associazioni ed è per questo motivo che abbiamo voluto organizzare la prima tappa del campionato interregionale quì con l'obiettivo di presentare il nostro Arkan Tour mostrando non solo il lato sportivo della disciplina, ma la sua finalità di viaggio nella natura mostrando quindi alle persone questi splendidi territori - dice Giovanni Maio, presidente Arcieri di Avalon - la disciplina viene quindi riproposta anche in chiave introspettiva con un atteggiamento molto marziale. Il tiro dinamico con l'arco crea un indissolubile connubio anche con il percorso d'avventura che siamo riusciti a creare con il prezioso aiuto degli amici dell' ASC Archery e Off Limis Gioi con l'obiettivo di presentare una serie di attività che si praticano a stretto contatto con la natura. 

L'associazione Off Limits infatti ha allestito con molta abilità il ponte tibetano, con il quale si sono cimentati molti appassionati, oltre a fare formazione sull'uso delle trappole o l'accensione di un fuoco da campo con tecniche primitive, il pronto intervento in caso di morso di vipera. Il tutto mentre si pratica la disciplina del tiro con l'arco in ambiente naturale. Oltre a questo c'è l'apparato che pone particolare attenzione sull'aspetto mentale e psicologico del praticante del tiro con l'arco e a tal fine ringraziamo per la preziosa collaborazione la nostra psicologa Mariagrazia Schembri che ci propone un percorso di ricerca introspettiva utilizzando l'arco e la freccia come metafora di vita". Dal Gioi Cilento ad Agropoli la freccia di passione continua a volare diffondendo il settore. 

"Oggi ci siamo divertiti molto e abbiamo vissuto una bella esperienza e l'obiettivo è ripetere un evento di questa importanza il cinque luglio, sempre con ASC, e con il supporto del presidente dell'associazione Arcieri di Avalon Giovanni Maio - ha commentato Francesca Malandrino, presidente dell'Associazione Hawks Arcieri di Agropoli - l'invito è rivolto a tutti gli appassionati del settore affinché si uniscano a noi per vivere intense giornate di sport e divertimento praticando quest'antica disciplina adatta a tutti".Una serie di competizioni per far crescere la disciplina. "La seconda gara si terrà ad Agropoli il giorno cinque del prossimo mese con l'obiettivo di sfruttare le bellezze del territorio per far si che diventi un volano per il turismo - ha aggiunto Giuseppe Mondelli, dell'Associazione Hawks Arcieri di Agropoli - il settore che purtroppo per certi versi viene considerato di nicchia, potenzialmente invece può crescere facendosi conoscere, proprio tramite questo tipo di aventi, anche da persone che non lo hanno mai praticato. Vorremmo infatti che questo sport non sia solo per gli arcieri esperti, ma che venga diffuso e condiviso anche tra tutti gli amanti della natura che potrebbero in tal modo imparare un'attività che fa bene al corpo e alla mente e rivolgo il mio invito affinché si uniscano a noi Arcieri Hawks di Agropoli che lavoriamo per la diffusione del settore sul nostro territorio". 

Una giornata di attività da svolgere a stretto contatto con la natura. "Le attività che svolgiamo creano un binomio con la natura e contribuiscono ad avvicinare tante persone a questi territori - dice Gianluca Capozzoli, presidente associazione Off Limits Gioi - con il softair ad esempio si crea aggregazione tra i partecipanti che in tal modo hanno un obiettivo da raggiungere insieme e si crea anche una profonda e forte amicizia". Imparando a sopravvivere nella natura ci si responsabilizza. "Il softair è uno sport di squadra e si pratica all'aperto quindi e la passione che ci unisce per l'attività è parallela all'amore per la natura - commenta Davide Capozzoli consigliere associazione Off Limits Gioi - trasmettiamo anche il rispetto per i boschi che si attraversano, responsabilizzando tutti i partecipanti, e mostriamo loro come muoversi efficacemente in questi territorio utilizzando al meglio gli strumenti di cui si dispone o che si possono creare sul luogo con le materie prime che si riescono a trovare. 

In pratica ci divertiamo in un gioco di sopravvivenza in un ambiente naturale che deve essere affrontato da persone preparate e consapevoli di cioè che incontrano e trovano sul proprio percorso". Uno dei segreti del campione di tiro con l'arco è il perfetto equilibrio interiore e benessere psico fisico. "Sono ormai tanti anni che lavoro e mi interesso dell'aspetto psicologico del praticante del tiro con l'arco, una disciplina che avvicina il tiratore alla natura alla ricerca del benessere psico fisico - ha dichiarato Mariarosaria Schembri, psicologa - questa disciplina viene da noi definita con il termine di allenamento alla vita nel corso della quale si hanno degli obiettivi da raggiungere  quotidianamente così come l'arciere deve mirare al suo bersaglio nel corso delle competizioni e la metafora è dunque efficace per riflettere sulla vita e sui nostri obiettivi da raggiungere. 

Ogni singolo tiro e prestazione del praticante ha un suo significato e varia al variare del benessere, della calma e della concentrazione che il soggetto ha in quel determinato momento. Anche le emozioni giocano un ruolo fondamentale di questa disciplina. Anche la presenza di una persona che ci ha messo in soggezione alla piazzola di tiro può influire sullo scarso rendimento del tiratore e sulla base di questo esempio si possono dedurre una serie di riflessioni che solitamente gli arcieri fanno a fine giornata, quando dai commenti delle singole prestazioni si deduce il bilancio finale dell'attività svolta". Il tiro con l'arco cresca ad Angri e Sant'Antonio Abate.

"Il nostro lavoro si svolge non solo ad Angri ma anche a Sant'Antonio Abate e non ci occupiamo solo del lato sportivo, ma anche di rievocazioni storiche nell'ambito dei due comuni - dice Alfonso Battipaglia, Associazione Arcieri Doria - il nostro intento è diffondere la disciplina su tutto il territorio e invitiamo gli interessati a contattarci per unirsi a noi". Nello sguardo del tiratore esperto di oggi s'intravede ancora la luce della passione del bambino di ieri che scoccò la sua prima freccia."La passione per il tiro con l'arco è nata fin da quando ero bambino e avendo vissuto sempre nel Cilento, una zona ricca di boschi e ideale campo di gara di questa disciplina ha commentato  Mauro Mastrogiovanni, associazione 14 Voci-Volpi del Cilento - noi ci occupiamo sia di tiro con l'arco con simulazioni di caccia sia dell'organizzazione di manifestazione che hanno lo scopo di rievocare momenti storici in cui hanno vissuto i nostri antenati che un tempo praticavano quest'attività. 

Consiglio a tutti i ragazzi di praticare questo settore perché oltre ad essere una disciplina sportiva aiuta a ricordare il nostro passato e la nostra storia e come i nostri antenati utilizzavano l'arco come mezzo di difesa o di caccia per procurarsi il cibo e provvedere al proprio sostentamento". Un viaggio nella natura tra sport, divertimento e prodotti genuini. "L'obiettivo di questo evento è far conoscere a tutti la pratica del tiro con l'arco, le meraviglie del nostro territorio e i prodotti tipici locali - Marco Infante, organizzatore Prima Tappa Campionato Interregionale di Tiro dinamico con l'arco a Gioi Cilento - mangiare bene ha la sua importanza per l'atleta che pratica sport e quì nella preparazione dei nostri prodotti non utilizziamo nessun additivo chimico e i nostri prodotti sono sani e genuini come ci insegna la nostra tradizione che rispettiamo quotidianamente ormai da centinai di anni. La famosa soppressata di Gioi è prodotto molto antico ed è uno dei tanti esempi importanti che possiamo fare. In questa giornata interamente dedicata al tiro con l'arco e alle attività a stretto contatto con la natura i partecipanti si sono divertiti e hanno gustato prodotti genuini come un tempo facevano i nostri antenati che ci hanno preceduto e trasmesso la tradizione da tramandare a nostra volta alle future generazioni".

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