di Angelo De Nicola
A quattro anni è salito per la prima volta sul tatami tenendo la mano a suo padre che dopo avergli fatto indossare il judogi stringendo alla vita la prima cintura gli ha indicato la via da seguire tracciata dagli antichi maestri. Oggi sogna di eguagliare i suoi idoli sportivi, mentre la passione per il judo cresce a ogni nuovo incontro.
Esordi in gara sui tatami delle prime sfide.
"Ho partecipato ad alcune gare nella categoria fanciulli, dove ho avuto modo di conoscere altri coetanei con i quali condividevo la stessa passione per il judo. Incontrare nuovi amici mi ha accresciuto in me l'interesse per il settore, sempre ringraziando il maestro Giovanni Florio che mi ha dato la possibilità di entrare a far parte del Team Florio Bushido Judo insegnandomi la filosofia di vita del praticante di arti marziali". Salire sul tappeto insieme al papà. "Auguro a tutti i ragazzi di poter praticare una disciplina sportiva insieme al genitore perché ti aiuta a prendere maggiore confidenza con il settore grazie alla guida di un padre che è oltre ad essere un faro nella vita, lo diventa anche nelle discipline sportive. Ho un bellissimo rapporto con i miei compagni del team Florio, con i quali ho creato un profondo legame d'amicizia allenamento dopo allenamento e anno dopo anno". I sogni del piccolo judoka. "Spero un giorno di raggiungere alti livelli nel settore del judo e di eguagliare il mio idolo sportivo, Marco Maddaloni. Nel Team Florio il mio punto di riferimento è Vincenzo Cicalese, già più volte medagliato a gare di livello nazionale, che è per me come un secondo maestro e un esempio da seguire. Il ringraziamento va sempre a mio padre, grazie al quale ho imparato ad amare la disciplina del judo, nel rispetto dell'avversario con l'obiettivo di migliorare quotidianamente. Il judo insegna a responsabilizzarsi, aiuta nell'ambito della difesa personale ed è un'attività dove i bambini possono divertirsi praticando una sana attività alla portata di tutti".
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