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Team Agogē, Esposito."Sport da combattimento ideali per le donne"






di Angelo De Nicola


Ci sono tanti, forse troppi preconcetti da parte di coloro i quali non conoscono gli sport da combattimento e li considerano solo attività non adatte alle donne. Il miglior modo per comprendere la filosofia di vita del praticante del combattimento, e nello specifico una ragazza che si cimenta con la kickboxing e le arti marziali miste, è ascoltare il racconto della sua esperienza nel settore per capire quanto una donna possa ottenere in termini di miglioramento fisico, mentale e caratteriale affrontando allenamenti e competizioni misurandosi con avversari sempre più tecnici. 






"La passione per gli sport da combattimento è nata per caso, come accade per le cose migliori a mio avviso - dice Anna Esposito, allieva dell'istruttore Valerio De Simone del Team Agogē di Scafati -  Anch'io, vittima di uno stupido preconcetto, avevo paura non fosse un mondo adatto a me cioè una donna cresciuta con tacchi e gloss. Poi una sera, più per sfida con me stessa,decisi di entrarci in quel dojo e da quel giorno non ci sono più uscita". La donna combattente ha precisi obiettivi da raggiungere."All'inizio credevo di dover eguagliare l'operato maschile,ma non può essere cosi.Noi donne abbiamo fisiologicamente una forza diversa ma non per questo siamo più deboli. L'allenamento intenso,completo,funzionale,il più delle volte ti porta allo stremo ma grazie ad esso,oltre ad un miglioramento del tono,della resistenza e della potenza fisica, ho preso consapevolezza del mio corpo,della forza che non credevo di avere. Credo questo ripaghi ogni fatica e sia il motivo per il quale le donne dovrebbero praticare questa disciplina. 

Ogni donna può praticare kickboxing&MMA proprio come me. non è una disciplina di forza prettamente maschile, ma anche di testa. - prosegue Esposito - la forza,l'agilità,la flessibilità possono essere migliorate con un adeguato allenamento,ma noi donne abbiamo una marcia in più,abbiamo una grinta ed una determinazione che non dovrebbe essere sottovalutata ma sfruttata. Inoltre,frequentando uno stesso gruppo di persone per diverse ore a settimana e condividendo momenti cosi intensi ogni volta. In tal modo ti ritrovi ad avere una nuova famiglia affiatata,unita,che si prende cura di te. Praticare questa disciplina mi ha permesso di conoscere gente straordinaria,atleti ma soprattutto amici con i quali incontrarsi anche oltre il dojo,con i quali condividere oltre ad ansie e gioie da gara ed esperienze di vita oltre l'allenamento.Per questo devo ringraziare Valerio De Simone,che ha creduto in me,che mi ha spinto a superare i limiti dei preconcetti oltre che quelli fisici,che che ogni giorno ci allena con passione e determinazione".
(RIPRODUZIONE RISERVATA)


prossimamente "Agogē" su ATLETA TV

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