di Angelo De Nicola
Le stelle degli altri sport non si spengono mai e splendono in eterno nel firmamento dei campioni. Nel mondo delle corse le gare a velocità elevata regalano immense soddisfazioni, ma allo stesso tempo comportano anche dei rischi e Justin Wilson, pilota britannico 37enne, aveva fatto la sua scelta di vita. Nel 1999 l'esordio in Formula 3000, conquistando il titolo di campione 2001 con 3 vittorie e 10 podi in 12 gare, nel 2003 aveva corso in Formula 1 con con Minardi e Jaguar e nel 2008 il debutto in Indy Car.
Domenica a causa di un incidente, nella gara di Pocono in Pennsylvania, il pilota era stato colpito sul casco da alcuni detriti a seguito di una collisione quando mancavano appena venti giri al termine della gara. Il pilota britannico, che correva per il team Andretti Autosport, era entrato in coma ed era stato portato in elicottero in ospedale. Dopo è giunta la fine. Wilson correva da sette anni in Indy Car e aveva ottenuto 7 successi e 8 pole position. Già negli anni passati il pilota era stato coinvolto in altri incidenti, ma la sua determinazione lo aveva spinto a continuare a correre impegnandosi in pista giorno dopo giorno per tagliare nuovi traguardi. Il ricordo di Justin Wilson resterà indelebilmente scolpito nelle menti degli appassionati di Formula 1 e Indy Car. Le imprese di un campione degli altri sport sono immortali e continuano a brillare in eterno in qualità di stella che ispira le nuove generazioni.
Nessun commento:
Posta un commento