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L'arte della scherma storica con la "Compagnia della Rosa e della Spada"




di Angelo De Nicola



Quando si brandisce una spada antica dopo aver letto un trattato di seicento anni fa si possono mettere in pratica le tecniche degli antichi schermitori che nei movimenti delle nuove generazioni di appassionati del settore fanno rivivere la storia, la cultura e la tradizione dell'antica disciplina. A Salerno una Compagnia di giovani che studia e pratica l'arte della spada medievale e rinascimentale si è assunto il compito di diffondere il settore tra le nuove generazioni.
 






"Sono circa undici anni che mi dedico a questo progetto, abbiamo iniziato nel 2004 ed ha avuto una forte evoluzione in corso d'opera  -dice Marco De Filippo, presidente della Compagnia della Rosa e della Spada -  la grande passione per il medioevo e per le arti marziali storiche europee ci ha spinto a realizzare questo progetto fin da piccolo ho avuto la passione per le spade e per il medioevo. Poi ho approfondito il settore laureandomi con dottorato in storia medievale e ho continuato il percorso universitario approfondendo poi con antichi trattati il settore. Organizziamo non solo sedute di allenamento, ma anche rievocazioni storiche come ad esempio eventi al castello. Nel primo anno eravamo pochi poi con il tempo ci siamo da una parte ingranditi aprendo nuove sedi come Caserta e Salerno dove siamo ospitati in una della sale della Nedo Nadi presso lo stadio Donato Vestuti. A Salerno ci interessa creare un gruppo stabile di persone interessate al settore. I risultati non si sono fatti attendere dopo il primo anno di lavoro. 

Prevediamo in un futuro di creare un nostro circuito per le competizioni della scherma storica. La scherma che pratichiamo segue la concezione antica dell'arte della spada, intesa prima di tutto come studio delle tecniche volte a conservare la propria incolumità. Per quanto riguarda una concezione più sportiva della disciplina, intesa come sport da combattimento, abbiamo anche diverse gare e regolamenti torneistici. ".


"Quando il nuovo allievo inizia l'attività lo facciamo in primis lavorare sulle gambe - prosegue il presidente - con una serie di movimenti da eseguire con le gambe con i passi che poi andranno eseguiti in accordo con l'arma. Questo è un esempio di sviluppi fisico-tecnico. In questi contesti l'aggregazione è un fattore molto importante. La persone che viene qui per la prima volta in poco tempo si ambienta con altri ragazzi con i quali condivide la stessa passione e si crea diciamo una fratellanza d'armi".

"Le persone che vengono qui sono appassionati, studiosi e sportivi con l'obiettivo di uno sviluppo armonico di conoscenze e capacità tecniche parallele allo sviluppo fisico. Per noi le gare non sono un obbligo.  - aggiunge il presidente - In qualità di schermitori storici il nostro intento è praticare il settore con lo scopo di difendersi a differenza di come avviene nel corso di un torneo dove per vincere bisogna andare a segno e quindi totalizzare punti ci siamo impegnati per creare, con altre realtà locali, un grande evento dedicato al settore, con cadenza annuale che si tiene a dicembre a Napoli con un torneo vero e proprio con tutte le armi che si possono utilizzare".

"E' il terzo anno che pratico questo settore e la passione è nata avvicinandosi e vedendo il lato più bello della disciplina -   Danilo Gioione, della Compagnia della Rosa e della Spada - con il tempo mi appassionato sempre di più ed è un settore bellissimo anche a livello storico culturale con lo studio di trattati dell'epoca. La cosa più bella è capire la mentalità e lo stile di vita degli uomini dell'epoca e come intendevano questa disciplina e l'uso della spada. Proprio per questo ho scelto la scherma storica e quando io mi sono avvicinato alla compagnia non cercavo uno sport da praticare, ma ero interessato più al lato storico culturale del settore. Il mio obiettivo è continuare a praticarlo e un giorno magari diventare un istruttore a mia volta".

" E' il quarto anno che pratico scherma storica e la passione è nata vedendo un volantino pubblicitario che mi spinse a provare e da quel giorno è sbocciato un grande amore per la disciplina - dice Manuel Frallicciardi, della Compagnia della Rosa e della Spada - fin da piccolo era affascinato dal mondo medievale e con grande piacere mi sono unito a questa compagnia per studiare e approfondire questo settore. Consiglio a tutti i ragazzi di praticare questo settore che può offrire tanto alle nuove generazioni".
(RIPRODUZIONE RISERVATA)

a breve scherma storica  su "ATLETA TV"


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