di Angelo De Nicola
Sono volate lì dove nessuno osava sperare per l'orgoglio di una città che ha adottato il football americano come eccellenza negli altri sport. Con forza di volontà, determinazione e passione gli Eagles Salerno, del presidente Vincenzo Cusati, superando l'ultimo ostacolo in campionato, Highlanders Catanzaro, e si avviano al torneo play off per la serie A quale migliore società del settore. "Siamo soddisfatti per questo risultato e ora aspettiamo solo la vincente tra Mad Bulls Barletta e Catanzaro, ma se potessi scegliere preferirei incontrare ancora Catanzaro poiché squadra che conosciamo già molto bene - dice Elio Sciumanò, vice capitano, tecnico e quarterback degli Eagles Salerno - in ogni caso a prescindere da chi vinca siamo in grado di affrontare chiunque con un'ottima preparazione psico fisica e sono certo che otterremo grandi risultati anche nel torneo play off".
L'ostacolo maggiore nel torneo play off. Un titano da non sottovalutare. "Senza dubbio una delle squadre più forti in assoluto che potremmo affrontare sono i Patriots Bari. Sarebbe una sfida emozionante e contribuirebbe ad aumentare non solo la difficoltà del torneo, ma anche il fascino della manifestazione stessa per il pubblico di appassionati che segue questo sport". Allenamenti al Vestuti e futura serie A al Terzo Tempo di San Mango. "Per il momento il programma è allenarsi e seguire il settore giovanile al Vestuti e poi giocare la gare dell'eventuale serie A a San Mango. Certo c'è un pizzico di rammarico per non aver potuto regalare alla città l'emozione delle gare di serie A, ma non perdiamo le speranze per il futuro aspettando buone nuove circa le strutture dedicate agli altri sport". Il ricordo del campione che ha già giocato in serie A. "Ricordo ancora con amarezza l'esperienza in serie A con una squadra che purtroppo per le condizioni economiche fu costretta ad abbandonare. Ora siamo giocatori degli Eagles Salerno e credo che la serie A sarà motivo in più per spronare i giovani".
LA CRONACA DELLA GARA CONTRO CATANZARO
Gli Eagles fin da subito mettono in mostra il loro storico pezzo forte, ossia il reparto difensivo: ancora una volta maiuscole le prestazioni dei veterani D’Amato, Giordano e Greco e dei giovanissimi, ma sempre più certezze De Sio, Quaranta e Adinolfi.In attacco gira quasi tutto alla perfezione. Il qb Sciumanò, ben protetto dal trio di linea Iodice – Dicorato – Cusati, può innescare le corse degli scatenati Bucci e Leone e trovare lunghi guadagni lanciando per la sua batteria di ricevitori, Scartaghiande, Formicola (che ben figura anche in difesa nel ruolo di safety) e Carriero. Nonostante le condizioni del terreno di gioco, reso ancor più pesante dalla pioggia, sono proprio le corse l’arma più efficace degli Eagles che fanno segnare ampi guadagni anche con fughe dello stesso esperto quarterback. Sono proprio Bucci e Leone a far più male alla difesa di casa grazie alla loro ottima intesa, che vale chiusure di down a quasi ogni corsa. Nel finale c’è anche spazio per “capitan futuro” Marco Belluto: il giovane qb dimostra ancora autorità e sicurezza, segando personalmente un touch down. la difesa incassa due segnature, una nelle fasi iniziali del gioco e la seconda, nel finale, quando il coach aveva concesso minuti a diversi rookie. "Questa prestazione e il primo posto nel ranking nazionale – spiega il presidente Cusati – ottenuto con una stagione quasi perfetta, vogliono essere una risposta a tutti quelli che ci indicavano come una possibile delusione o addirittura per una squadra sull’orlo del fallimento. Abbiamo dimostrato la nostra forza e quanta voglia abbiamo di vincere. Adesso riprenderemo a lavorare per non fermarci alle semifinali come ci accade da troppo tempo. Speriamo che questo primato nazionale sia un viatico per farci conoscere a livello locale e far appassionare sempre più ragazzi a questo meraviglioso sport».Adesso gli Eagles, per conoscere la loro prossima avversaria per i quarti della Conference Sud, dovranno attendere lo scontro delle Wild card tra Mad Bulls Barletta e gli stessi Higlanders Catanzaro.
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