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Ritmica Juvenilia, Elvira VIscito.”Forgiamo le giovani promesse del settore”









di Angelo De Nicola

Anni di sacrifici per migliorare nella maestria dei cinque attrezzi  e per eccellere nelle esecuzioni comportano grandi sacrifici, ma anche notevoli soddisfazioni. Quando l'allieva raggiunge i propri obiettivi sportivi e decide di proseguire come istruttrice un nuovo capitolo della sua vita ha inizio, trasmettendo tutto quello che ha appreso alle nuove generazioni che seguono le sue orme. 


“La mia passione per questo sport è iniziata per caso. Vidi un volantino pubblicitario distribuito all'uscita di scuola quando avevo nove anni e dopo poco tempo mi trasferii nella società della maestra Cammarota – dice Elvira Viscito, istruttrice dell’associazione sportiva Juvenilia del presidente Antonio Magliano e fondata dalla direttrice Raffaella Cammarota - Raffaella è stata la mia istruttrice fin da piccolina , ricordo che le dicevo sempre che da grande sarei diventata brava come lui. Mi ha sempre affascinato questo sport e soprattutto poterlo insegnare. Quando smisi di gareggiare iniziai ad affiancare Raffaella durante le lezioni dei corsi. Lei ha creduto in me e mi ha dato fiducia , iniziai ad aiutarla durante i saggi come aiutante-dimostratrice all'etá di 18 anni ho poi iniziato a qualificarmi come tecnico e giudice presso la federazione e ora curo i settori agonistici e preagonistici della societá. Sono fortemente convinta che insieme siamo una grande squadra , tra di noi c'è piena fiducia , e Raffaella per me è come una sorella maggiore”. Le promesse del settore si allenano seguendo le istruttrici Manuele Colucci, Valentina Viscito e Ilenia Sivoccia, mentre si avvicina il momento di tornare a gareggiare per mostrare i progressi fatti in palestra. “Ogni gara, ogni competizione, ogni campionato ti lascia il segno con emozioni fortissime . E’ meraviglioso osservare i progressi delle ginnaste e la loro crescita sportiva . Scolpita indelebilmente nel mio cuore resterà la vittoria del campionato di specialità di una delle prime ginnaste che ho avuto l’onore e l’onere di preparare. Fu la realizzazione di un piccolo sogno soprattutto perché avevo appena intrapreso il percorso dell’istruttrice ed ero consapevole che insieme alla crescita sportiva della ginnasta stavo crescendo anche io professionalmente. ll mio obiettivo è aiutare la crescita dell’associazione sportiva Juvenilia che è una fucina di forgiatura per ginnaste promettenti che si presentano al comitato regionale ginnaste valide e preparate nel settore.
Sono consapevole che la strada è molto lunga e ardua , ma lavoriamo dedicando tutto quello che abbiamo per il raggiungimento dell’importante traguardo.Curo il settore preagonistico e agonistico insieme a Ilenia Sivoccia e spesso affianco Manuela Colucci durante le lezioni dei corsi regolari . Il settore agonistico è molto impegnativo sia per le bambine che per noi tecnici. I momenti di pausa sono veramente pochi, passiamo interi pomeriggi insieme e questo porta alla creazione di forti legami che creano una grande famiglia. Con le mie allieve ho un ottimo rapporto, nonostante l’esigenza di avere autorità nel rapporto tecnico-ginnasta in virtù proprio del conseguimento del successo sportivo. Con le ragazze sono anche molto materna e premurosa, in palestra tra un esecuzione e l 'altra si ride e si scherza e questo contribuisce a rafforzare il nostro legame. Ringrazierò sempre Raffaella per la fiducia che ha riposto in me e ringrazio, portandola nel cuore, mia madre , che mi ha reso quella che sono oggi . Mi ha seguita e incoraggiata da ginnasta facendo per me grandi sacrifici, ricamando i miei body, mi accompagnava ovunque e in qualunque momento tra sacrifici anche economici. Mia madre mi ha seguita e supportata da insegnante, durante le mie prime esperienze come giudice, senza lei io non sarei al punto in cui mi trovo e ancora oggi continua a guidarmi”.
(RIPRODUZIONE RISERVATA)

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