di Angelo De Nicola
Era tornato sul tappeto delle grandi sfide per conferma di essere un campione del settore in cui ha speso trent'anni della sua vita. A Chieti il combattente di sanda Giuseppe De Santis, forgiato al sacco del tempio Shaolin dal maestro Bruno Giordano, si classifica primo al Grand Prix dell'Adriatico per la categoria pesi massimi. L'atleta si avvicina alla qualificazione per i campionati italiani che si disputeranno a maggio.
"E' riuscito a reagire nel momento di difficoltà trovando la vittoria al termine di un match molto difficile - dice Bruno Giordano, maestro e fondatore del Tempio Shaolin Baronissi - nel corso del primo round l'atleta di Catania, molto abile e tecnico, è riuscito ad avere la meglio su di lui, ma Giuseppe è riuscito a ribaltare l'esito nel secondo e nel terzo round combattendo come sa fare e dimostrando ancora una volta di essere un ottimo atleta e soprattutto maturo. Da maestro devo dire che avrebbe potuto fare ancora meglio, ma nella categoria pesi massimi ci sono incontri molto difficili da sostenere con colpi duri da incassare e Giuseppe lo sa bene. Siamo soddisfatti per il risultato ottenuto che lo pone ormai a un passo dalla qualificazione per i campionati italiani dove si sfideranno i migliori quattro atleti Italiani a maggio. Nel frattempo stiamo preparando il nostro allievo cambiando stile di allenamento per puntare alla vittoria. Nell'attesa dell'esito delle prossime tappe, cinque in totale, per la qualificazione ai campionati italiani siamo fiduciosi e certi che De Santis riuscirà sempre a far bene a prescindere dall'avversario. E' un ragazzo che è abituato a fare grandi sacrifici e soprattutto - conclude Giordano - ha una grande passione per gli sport da combattimento". Un lungo percorso pieno di difficoltà, ma alla fine arriva il momento del trionfo. "Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, poiché il percorso di gara che mi ha visto vincere questo match è stato irto di difficoltà sia in fase di preparazione che di gara. - commenta Giuseppe De Santis - Al Grand Prix dell’Adriatico si sono presentati fra i più forti atleti della mia disciplina, la boxe cinese, esprimendo una serie di finali davvero spettacolari e tirate. In questo appuntamento mi sono ripresentato sul quadrato dopo circa un anno di stop dovuto a impegni lavorativi e familiari. La mia soddisfazione è grande perché in questo anno ho dovuto lavorare su me stesso per rimettermi in carreggiata e dimostrare prima di tutto al sottoscritto, al Maestro, alla mia famiglia e agli amici che sono ancora un fighter. Il match per quanto mi riguarda è stato comunque complicato, prima di tutto per la validità del ragazzo che ho affrontato (al nostro terzo match), poi perché accompagnato da uno stato influenzale che ha messo in difficoltà il mio rendimento atletico. Nonostante tali difficoltà non ho fallito il mio obiettivo, ovvero vincere e far capire a tutti che punto al mio terzo Titolo Italiano. Anche se sembra scontato voglio ringraziare tutte le persone che credono in me, a partire da mia moglie e la mia famiglia che mi danno la possibilità di seguire ancora il mio Maestro, esempio di alto profilo marziale. Ringrazio gli amici con i quali coltivo questa passione, che mi aiutano nel training e mi accompagnano - conclude De Santis - negli sforzi psicofisici che la mia disciplina impone".
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