di Angelo De Nicola
(caporedattore, adenicola@hotmail.it)
“Essere una ginnasta è la cosa più bella che mi sia capitata, è iniziato tutto per caso, così come un gioco – dice Fabiola Barbuto, allieva dell’associazione di ginnastica ritmica Juvenilia – gradualmente mi è piaciuto sempre di più questo settore e ora non è un semplice sport ma è la mia passione nata a circa tre anni quando andavo con mia mamma a prendere le mie sorelle che stavano in palestra sin da sempre ho frequentato la società Juvenilia. Ricordo ancora con grande piacere ed emozione la mia prima gara alla quale partecipai all'età di 6 anni ottenendo un ottimo risultato con il primo posto al corpo libero”. Un legame profondo tra le ginnaste che si allenano nella palestra a Cava de’ Tirreni. “ Il mio rapporto con le mie allenatrici è bellissimo ci fanno sentire sempre a nostro agio, mentre la direttrice Raffaella Cammarota invece è una seconda mamma sempre pronta a tirarci su nei momenti più bui. Devo ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me e per averci dato la possibilità di allenarci e avvinarci a questo settore sportivo che regala tante soddisfazioni, ma richiede anche tanti sacrifici. Il mio attrezzo preferito è la palla, il primo che ho usato quando sono entrata in quel magico posto che si chiama Juvenilia. Spero in futuro diventerò un'allenatrice come Manuela Colucci, Elvira e Valentina Viscito e Manuela Sivoccia. Consiglio a tutte le mie coetanee di praticare la ginnastica ritmica, uno sport bellissimo che aiuta a crescere e infonde tanti valori nei giovani. Allenarmi costantemente e gareggiare mi rende estremamente felice e – conclude Barbuto – continuerò a impegnarmi per raggiungere i miei obiettivi”.
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