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Amore a prima vista con l'equitazione. Rosy Ragone si racconta


Annacaterina Scarpetta

Diciannove anni, determinazione da vendere e tanta umiltà. Rosy Ragone è giovane eppure ambiziosa e grintosa abbastanza da iniziare a porre le basi per il suo futuro affinché possa essere proprio come lei se lo desideri. Una cosa è certa: non sarà mai sola. La Ragone ha, infatti, scelto una disciplina che le permette di avere al suo fianco un essere speciale capace di leggere i suoi sguardi e studiare le sue espressioni. Rosy ama i cavalli e studia equitazione da cinque anni. Ha iniziato dapprima cimentandosi con il salto ad ostacoli per poi passare successivamente alla doma classica e alla monta da lavoro.

Una disciplina affascinante dove a gareggiare non si è mai soli ma sempre in totale complicità con il proprio cavallo. “Non è scontato dire che tra cavaliere e cavallo deve esserci un rapporto di rispetto, fiducia reciproca e sintonia. Con questi requisiti ci si può aspettare il meglio da una prestazione. Io credo di aver trovato tutto questo con la mia cavallina Lady Shine. Sappiamo cosa vogliamo l’una dall'altra, è un legame speciale” spiega emozionata l’atleta.
E sembra che il segreto per conquistare vittorie e raggiungere traguardi importanti sia proprio questo, considerato quanto la Ragone stia arrivando lontano. Risultati rilevanti sono, infatti, immediatamente arrivati nelle specialità della doma classica e della monta da lavoro tradizionale dove, seguita dagli istruttori Ornella Basso e Canio Santomauro, ha ottenuto il secondo posto al Campionato Regionale nella categoria Open.
L'equitazione ha totalmente modificato le dinamiche della vita di Rosy, cambiando le sue abitudini e modificando le sue priorità. Sacrifici e piccole rinunce sono all’ordine del giorno per una giovane atleta che ha intenzione di investire il suo tempo e le sue forze per realizzare i suoi desideri che, da qualche anno, ruotano inevitabilmente attorno a staffe, selle e briglie.
“Amo quello che faccio per questo ne parlo con dolcezza e passione con chiunque me ne dia la possibilità. Consiglierei questo sport ad una ragazza come me, ma anche ad un ragazzo o un adulto. Non c'è una condizione fisica specifica per praticarlo, il requisito necessario è la forza di volontà, la voglia di imparare, di mettersi in gioco. Bisogna anche essere disposti a sacrificare una parte di sé per darla ad un animale che deve essere rispettato e trattato alla pari e che ripagherà di tutto. Dietro una campionessa c'è sicuramente tanto lavoro e personalmente ritengo che la costante debba essere l'impegno”.

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