Seconda TRio della stagione a Piediluco, dove continua la
preparazione del canottaggio azzurro in vista delle qualificazione per Rio
2016.
TRio con la R
maiuscola? Sì, non è un errore: T sta per Trial e R sta per Rio, tanto per
ricordare anche nell’acronimo agli atleti l’obbiettivo che hanno davanti.
141 atleti, di cui 42 del gruppo olimpico, fra questi
Laura Schiavone, portacolori del Circolo
Canottieri Irno, in tre giorni di gare hanno provato e riprovato su barche
diverse, e cambiato anche ripetutamente equipaggio: lo scopo, quello di
saggiare le potenzialità di ciascun atleta e di ogni equipaggio sulle diverse
imbarcazioni.
Così la Schiavone ha gareggiato
sei volte: due volte in singolo, due volte in doppio, due volte in quattro di
coppia. Questi i risultati: la barca a lei più congeniale sembra in questo
momento il doppio. In coppia con Sara Bertolasi della Canottieri Lario la
salernitana ha vinto due volte nelle prove di venerdì e sabato. Due vittorie
anche in quattro di coppia nelle gare a handicap fra equipaggi leggeri e pesanti
e secondo e terzo posto in singolo, gara dominata da Sara Magnaghi, atleta
della società Moltrasio, vice campionessa mondiale under 23.
In evidenza Carmela Pappalardo,
da poco tornata alle competizioni, dopo vari mesi di assenza forzata: i dolori
alla spalla che l’avevano fermata sembrano scomparsi e la popolare Cocò a passi
felpati si avvicina sempre più al gradino più alto del podio. Nel meeting ha
gareggiato in singolo e in doppio senior: in singolo ha chiuso seconda dietro Veronica
Paccagnella, della Murcarolo, in doppio è entrata in finale ma a causa di
problemi fisici della compagna di barca, Fabiana Romito, atleta del Monopoli,
ha dovuto rinunziare alla gara.
In categoria ragazzi da segnalare
la bella gara condotta nella piccola finale da Martina Medugno e Gaia
Colasante, quarte in doppio in finale B, mentre malanni di stagione hanno
fermato alle qualificazioni Sara Sergio in singolo.
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