Sesta in finale B, dodicesima assoluta, Carmela Pappalardo
nel campionato del mondo under 23 disputato a Plovdiv, Bulgaria. Un risultato
che si aveva buon motivo di sperare migliore, dopo le combattive performance
della salernitana in batteria, ai recuperi e in semifinale.
Battaglia combattuta contro la Croazia: quarta in batteria,
e dietro di lei la croata Valentina Plejic,
la Pappalardo batte di nuovo l’avversaria ai recuperi ed è prima, dopo
una gara entusiasmante, tutta da raccontare: sorpresa dalla velocità della
barca Usa, la Pappalardo parte lenta, e ai 500 metri è quarta, ma sui 900
supera la Croazia, portandosi a ridosso della battistrada. A 1500 metri,
per contenere il ritorno croato, attacca
ed è terza. Ma è negli ultimi quattrocento metri che la
salernitana si scatena e va all’assalto prima della Croazia, poi della barca Usa, superandole
entrambe, e vince per 38 centesimi un recupero che vale un posto in semifinale.
Gara entusiasmante perché l’Italia per
metà gara era attardata, ma la forza di volontà dell’azzurra le ha permesso con
cuore e grinta di passare il turno.
L’azzurra, atleta del Circolo Canottieri Irno, perde poi il
confronto nelle semifinali, dove è quarta, mentre la Croazia, terza, guadagna
l’accesso alla finale.
In finale B a
condurre la gara sono fin dall’inizio
Russia, Norvegia e Cina. La barca azzurra, sempre sesta, nell’ultima frazione
recupera una posizione e transita quinta ai 1500 metri avanti all’Ucraina. Sul
finale però subisce nuovamente il ritorno ucraino e termina al sesto posto.
Un risultato non disprezzabile, tenuto conto che la Pappalardo, argento al mondiale di Trakay
nel 2013, è rientrata nel giro della nazionale dopo un lungo periodo di
recupero conseguente a problemi fisici: “ La prestazione della nostra atleta a
Plovdiv ne conferma il valore e le
potenzialità, soprattutto se si analizza lo svolgimento delle gare”,
questo il commento di Rosario Buonomo, vice presidente sportivo del Circolo
Canottieri Irno.
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