di Angelo De Nicola
E' partito dal tempio d'allenamento di Baronissi fondato dal padre che gli ha trasmesso la passione per il kung fu e ora l'allievo viaggia per il mondo rappresentando la sua città e la sua nazione tenendo alto il nome del Tempio Shaolin. Michele Giordano, allievo del maestro Bruno Giordano, ha partecipato ai giochi sportivi studenteschi organizzati dal Coni in Svizzera tra gli atleti italiani che si sono esibiti.La manifestazione sportiva ha il preciso scopo di promuovere e diffondere la disciplina sportiva nel mondo.
"Come maestro e come padre non posso che essere orgoglioso di Michele che oltre ad essere diventato un campione del settore si è assunto l'onore e l'onere di raccogliere il testimone di noi maestri, continuando a diffondere l'antica disciplina cinese in Italia e nel mondo - ha commentato il maestro Bruno Giordano - da quando ho fondato il tempio Shaolin il mio obiettivo era avvicinare quanti più ragazzi possibile alle discipline del WuShu e la preparazione degli allievi è continua. I nostri Giuseppe De Santis e Domenico Stabile ambiscono a partecipare ai campionati europei e mondiali, il 18 luglio terremo gli esami per il passaggio di cinture e la crescita umana, professionale e tecnica degli allievi riempie il cuore d'orgoglio e ci spinge a continuare l'insegnamento".
"E' stata un esperienza bellissima - ha aggiunto Michele Giordano - sono stato accolto in modo fantastico e ho ricevuto tantissimo affetto da tutti soprattutto dai bambini.Un ringraziamento al presidente del Coni svizzera che ha voluto a Zurigo questa manifestazione e all'amico Antonio Mecca che mi ha voluto a Zurigo per far conoscere il wushu italiano in un iniziativa che comprende l'apertura di una scuola italiana di wushu a Zurigo che mi vedrà una volta al mese li per collaborare insieme all'insegnante Antonio Mecca. Ho conosciuto tantissimi italiani, che hanno partecipati, e parlando con tanti bambini ho cercato di trasmettere loro la mia passione per il settore. I bambini volevano sapere che emozioni si provano a partecipare a un'Olimpiade. Tanti ragazzi, anche vivendo in Svizzera, portano sempre l'Italia nel cuore".
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