Team Agoge, la kickboxing cresce a Scafati

di Angelo De Nicola

E' riuscito a formare un gruppo di giovani e promettenti combattenti che condividono con lui la passione per gli sport da combattimento. Il suo sogno era creare un dojo punto di riferimento per i ragazzi e le ragazze affinché si allenassero tutti insieme senza alcuna differenza ed ha insegnato ai suoi allievi che sul tappeto e sul ring si sale per affrontare l'avversario con onore e rispetto. A Scafati l'istruttore Valerio De Simone ha fondato il Team Agoge che si prefigge il compito di avviare agli sport da combattimento le nuove generazioni facendoli crescere nello sport e nella vita.

"Il nostro team nasce con l'idea di un tipo di allenamento la cui filosofia ricorda quella spartana, con un percorso da seguire per migliorare quotidianamente, sempre abbracciando anche la filosofia orientale delle arti marziali -  ha dichiarato Valerio De Simone, istruttore del Team Agoge - da tre anni stiamo svolgendo la nostra attività avvicinando un gran numero di giovani appassionati del settore. Siamo partiti con quattro atleti e oggi ne contiamo oltre quaranta tra i quali molti hanno già affrontato esperienze agonistiche a livello nazionale e ci auguriamo ben presto inizino a distinguersi anche a livello internazionale". 

"Tra elementi che sono diventati campioni provinciali, regionali e nazionali siamo cresciuti sia in quantità che in qualità. I nostri corsi sono rivolti ad atleti dai dieci anni in su fino a quarant'anni. Le arti marziali sono una profonda filosofia e non basta una vita intera per apprenderla completamente.  - ha continuato Valerio De Simone - Bisogna continuare a studiare migliorandosi giorno dopo giorno, ma arti marziali significa anche divertirsi e creare aggregazione imparando a rispettare il proprio avversario prima, durante e dopo il match. Significa anche stare bene con se stessi imparando a conoscere bene il proprio corpo iniziando un percorso di allenamento e preparazione mirato al raggiungimento dello scopo che ci prefiggiamo. A Tutti gli interessati li invitiamo a contattarci alla nostra pagina TEAM AGOGE FACEBOOK". 

"Ormai da quando ho iniziato a praticare questo sport è passato quasi un anno e la mia passione è nata per curiosità e dopo una prima lezione di prova ho deciso di proseguire - ha commentato Terry Raimo, del team Agoge Scafati - All'inizio c'è stato un po' di imbarazzo quando entrai in un dojo dove prevalentemente gli allievi erano ragazzi. Poi con il tempo mi sono ambientata anche con l'aiuto dei miei compagni con i quali ho fatto amicizia. il mio obiettivo è continuare ad allenarmi con continuità e prepararmi al meglio per i primi match che affronterò sempre con l'aiuto e la guida del nostro istruttore Valerio De Simone".

"Ho deciso di praticare gli sport da combattimento per provare qualcosa di diverso dagli altri settori - ha dichiarato Annalisa Prisco, del Team Agoge Scafati - di questa disciplina mi affascina la filosofia di vita e la voglia che ho di migliorare mi sta spingendo a perfezionare la mia tecnica di combattimento per essere sempre al massimo della condizione quando devo affrontare un incontro. Con il tempo sono riuscita anche a stringere bellissime amicizie e quando conosci ragazzi e ragazzi nel dojo impari a rispettarli dentro e fuori la palestra. Consiglio a tutte le ragazze di praticarlo, poiché è importante acquisire tecniche di autodifesa".

"Nella varie categorie si parte dal semi contact che prevede lo stop ogni qual volta un colpo va a segno, poi c'è il contatto leggero che prevede sempre la vittoria a punti, ma con una durata limitata dell'incontro, mentre nel contatto pieno c'è la possibilità di vincere il match ai punti e anche mediante un K.O - dice Ferdinando Orlando, del Team Agoge Scafati - A seconda da se si combatte nel contatto leggero o nel contatto pieno cambiano poi di conseguenza anche i tipi di protezione che i due atleti devono indossare. Sono cinque anni che mi alleno con continuità, vincendo un campionato regionale ed è fondamentale partire da buone basi di allenamento curando non solo il fisico, ma anche la tecnica. Ho praticato molti sport, ma questo settore mi ha regalato moltissime soddisfazioni. Lo consiglio a tutti i ragazzi che potrebbero appassionarsi alla disciplina. Bisogna essere pronti a fare dei sacrifici, ma la ricompensa al termine del match può ripagare tutti gli sforzi fatti".
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