di Angelo De Nicola
In uno sconfinato campo verde la concentrazione
dell’atleta è su una piccola pallina bianca che solo la precisione e la
tecnica frutto di anni d’esperienza può far arrivare nella buca della vittoria.
E’ nell’attesa del tiro vincente che risiede il fascino del golf che rapisce
l’attenzione di sportivi e appassionati di quest’attività. “Ho iniziato a
giocare all’età di 3 anni affascinato da questo sport che seguivo attratto
dalla bellezza dei campi, dalla tranquillità dei giocatori concentrati
nell’esecuzione del difficile colpo – dice Saverio Ronca del Golf Club Salerno
- Un giorno ho iniziato seguendo una lezione di prova e dopo aver colpito la
prima pallina è sbocciato in me l’amore per questo sport”.

La tecnica del golf
è come una pianta: occorre del tempo per farla crescere e soprattutto molta
pazienza. “Non è stato affatto facile migliorare la mia tecnica. In circa 3
anni di pratica ho raggiunto risultati per me incredibili. Ho partecipato a
diverse finali nazionali vincendole. In seguito ho avuto l’onore e l’onere di
rappresentare l’Italia alla finale mondiale Bmw, gara molto ambita tra gli
amateur”. Una disciplina sportiva che non conosce barriere, adatta a sportivi
di ogni età. “Il golf è uno sport adatto a tutti quelli che anno voglia di
stare all'aria aperta e camminare nel verde. – prosegue Ronca - Al nostro
circolo il Golf Club Salerno abbiamo allievi giovanissimi anche di sette anni e
allievi senior anche dell’età di settant’anni che si divertono insieme”. Un
percorso lungo che riserva molte soddisfazioni. “Per iniziare è necessario
seguire le lezioni base, che consentono all’allievo di ottenere un'abilitazione
per scendere in campo. Il secondo passo è l’esame dell’Associazione Italiana
Professionisti del Golf e poi dopo giocare su tutti i campi”. Un luogo comune
da sfatare per non scoraggiare chi ha paura di elevati costi da sostenere.
“Si
pensa ancora che questo sia uno sport per ricchi, ma non è vero. Forse per
questo ci sono poche persone che si avvicinano a questo sport. Grazie al nostro
presidente, Carlo Giurbino, ci sono state diverse iniziative, come le lezioni
collettive gratuite per iniziare a provare”. Un allievo promettente è frutto
del lavoro di saggi maestri. “Non dimenticherò mai il prezioso aiuto dei miei
maestri Massimo e Roberto che con la loro esperienza e pazienza mi hanno
permesso di iniziare. Enrico D'Antonio mi ha insegnato a stare in campo, la
lealtà e la correttezza nel gioco. Il direttore Francesco Langella, che con la
sua politica di gestione rende possibile a tutte le estrazioni sociali di
avvicinarsi a questo sport, e Franca Curcio che mi ha iscritto alla mia prima
lezione”. La piccola pallina bianca sta volando sui campi salernitani in
attesa della vittoria del nuovo campione. (RIPRODUZIONE RISERVATA)
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