Tiro con l'Arco Trofeo Pinocchio, Gressani. "Dodici allievi alle fasi nazionali"
di Angelo De Nicola
Il personaggio frutto della fantasia di Collodi è il simbolo di una manifestazione sportiva che avvicina i bambini al tiro con l'arco, antico e nobile sport. Scoccando freccia dopo freccia il futuro campione si avvicina sempre di più al bersaglio più importante: la qualificazione alla fase successiva. Con una cornice di pubblico di oltre 200 persone e 60 atleti partecipanti la nuova edizione del Trofeo Pinocchio, gara di carattere regionale, ha visto trionfare 12 promettenti arcieri che hanno conquistato la possibilità di proseguire il cammino agonistico accedendo alla fase nazionale.
Luigi Montanino, Michele Sarno, Viviana Viscardi, Giuseppe De Vivo, Raffaella Casolaro, Marco Di Furia, Laura Cuomo, Giuseppe De Francesco, Lorenzo GIordano, Magdalena Montanino, Lucrezia Orlando classificati primi nelle rispettive classi di appartenenza accedono alla fase nazionale, rappresentando la Campania. "Con orgoglio abbiamo organizzato il nuova edizione del Trofeo Pinocchio presso il nostro campo di tiro al parco archeologico di Pontecagnano - dice Antonio Gressani, presidente della Società sportiva Arcieri Arechi - grazie alla preziosa collaborazione di Grazia Guariglia e Carmine Giordano, in qualità di direttore dei tiri, Giuseppina Boccardo arbitro di gara, e il responsabile del campo Emanuele Fumarola, senza dimenticare la supervisione del nostro segretario Giuseppe Scalese, la manifestazione sportiva si è svolta come programmato e nel migliore dei modi. Il nostro obiettivo è sempre diffondere questo settore sportivo tra i giovani, che rappresentano il futuro di questo settore. E' nei ragazzi che confidiamo le nostre speranze e l'Arcieri Arechi, più volte, ha confermato di essere fucina di forgiatura per giovani talenti di questo sport. Già i fratelli Mandia si stanno distinguendo a livello internazionale e come loro ci sono tanti altri promettenti allievi che stanno dimostrando, gara dopo gara, di avere potenzialità latenti nel tiro con l'arco. Mi auguro - prosegue il presidente - che la nostra Regione con la tecnica e l'entusiasmo dei giovani atleti si distingua e un grande risultato sarebbe essere tra le prime quattro d'Italia". Un fedele compagno d'allenamento e di gara: l'arco olimpico. "I ragazzi hanno usato in gara l'arco olimpico che sarà impiegato anche nella fase nazionale - prosegue il presidente Gressani - insegniamo ai bambini l'amore per lo sport, ma anche la cura della propria attrezzatura sportiva. L'arco è un compagno fedele che non tradisce l'arciere a patto che sappia utilizzarlo nel modo corretto. Con i nostri corsi di tiro con l'arco iniziamo dalle basi e i ragazzi già in poco tempo sono in grado di disputare una gara indoor, dove il bersaglio è più vicino rispetto a quello che si posizione nelle gara all'aperto. L'importante però non è solo partecipare alla gara, ma imparare i fondamentali di questo nobile sport. Il tiro con l'arco è anche una filosofia di vita che riserva tesori di vita quotidiani per l'arciere. Dopo decenni trascorsi in questo settore ora desidero trasmettere tutto quello che mi è stato insegnato dai miei maestri, dando così la possibilità a tanti altri giovani di realizzare i propri sogni".
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