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Special Olympics a Venezia, un trionfo firmato Quiss e Canottieri Irno

Indicazioni: cercare su Facebook  “Quiss Qualità Scuola” e guardarsi le foto dei ragazzi di Salerno che hanno partecipato a Venezia ai Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics. Quei volti di giovani, tutti con problemi intellettivi, sprizzano felicità da tutti i pori: alla loro prima gara nazionale di canottaggio hanno vinto tre medaglie d’oro, due d’argento e due di bronzo. Più un oro nel nuoto.

 Al remoergometro, l’attrezzo che simula la remata a terra, sulla distanza di un minuto Angelo Dell’Orto, Riccardo Annunziata e Federico Pappalardo hanno vinto la medaglia d’oro e Giuseppe Ciccone la medaglia di bronzo; sui due minuti 2° posto per Andrea Altisi e 2° posto anche per la staffetta con Annunziata, Pappalardo e i due partner, Gigi Galizia e Fabrizio Gigante, gli allenatori. Poi la gara più impegnativa, quella in acqua, ha visto i nostri al 3° posto in quattro coastal rowing, dopo gli ottimi tempi registrati nelle qualificazioni: in barca con Galizia e Gigante, di nuovo Annunziata e Pappalardo con Ciccone al timone.


Questo per quanto riguarda il canottaggio. Perché poi l’ultimo giorno di gara Altisi ha vinto la medaglia d’oro  nel nuoto sui 50 metri stile libero.
Questi ragazzi da qualche mese si allenano nelle palestre del Circolo Canottieri Irno sotto la guida di  un allenatore federale, Gigi Galizia, e del professore Fabrizio Gigante, grazie a un accordo siglato da Circolo Canottieri Irno e Quiss, associazione partner di Special Olympics, programma di attività sportive per giovani disabili intellettivi. Obbiettivo di Irno e Quiss, avviare alla pratica sportiva giovani disabili intellettivi. Il protocollo d’intesa, fortemente voluto da Alberto Gulletta, presidente del sodalizio sportivo, e dal vice presidente sportivo Rosario Buonomo, è stato firmato solo quindici giorni fa, ma gli allenamenti e le uscite a mare dei quattro giovani atleti erano cominciati già a settembre 2013.

Un lavoro non facile, insegnare la remata e la coordinazione dei movimenti a giovani diversamente abili. Lo scopo è renderli sempre più autonomi. L’importante è partecipare? “Certo- risponde Marisa De Nigris, presidente di Quiss - ma quando sono in gara i nostri atleti speciali vogliono vincere!”.  E hanno vinto!
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