di Angelo De Nicola
Il giorno in cui si guarda per la prima volta quella cintura bianca stretta
in vita al kimono la fantasia vuole subito tingerla di un altro colore, ma il
saggio maestro insegna che solo il sacrificio può far realizzare un sogno
sportivo. Non per il conseguimento della cintura, né per una vittoria, il
guerriero si allena giorno dopo giorno. Il praticante del karate segue solo la
via del "Do", il percorso del miglioramento di se stessi. Queste sono
le basi dell'allenamento che le promesse del settore svolgono alla palestra
Vernieri di Mariconda dove il GSK Bracciante team, fondato dal
maestro Antonio Bracciante direttore tecnico
regionale e 6° Dan cintura nera, diffonde da anni il
verbo dell'antica arte marziale nata a Okinawa.
Una preparazione annuale che
porta i ragazzi alla partecipazione di numerose gare di livello provinciale,
regionale, nazionale e all'organizzazione del Memorial Ciro
Bracciante, evento sportivo inserito nel calendario della
federazione. “Non dimenticheremo mai Ciro, un ragazzo che ha speso la sua vita per
questo settore sportivo dedicandosi corpo e anima per migliorare e aiutare
tanti altri ragazzi come lui - dice Ciro Bracciante, allenatore del GSK Team Bracciante 3° Dan cintura nera - per onorare la sua memoria proseguiamo il nostro lavoro al servizio
dei giovani con rinnovato impegno il karate è un percorso di vita per l’atleta,
un impegno quotidiano nel miglioramento e nell’apprendimento di nuove tecniche
senza mai dimenticare i valori del rispetto dell’avversario e mai la
sopraffazione. Quest’arte marziale nasce principalmente per la difesa e non è
nata con lo scopo di attaccare. Infonde valori e profondi insegnamenti in colui
che la pratica e ha diversi stili che ne la caratterizzano quale settore
difficile e al tempo stesso affascinante. I nostri allievi sono impegnati sia
in combattimenti con l’avversario sia nell’esecuzione dei kata, le forme del
karate che sono un combattimento contro un avversario immaginario. Occorre
molta disciplina e impegno per riuscire bene e l’approccio è quello di un
divertimento e un gioco per bambini che per la prima volta salgono sul tappeto
indossando il kimono. Apprendere le arti marziali è un onore, ma anche un onere
poiché vanno sempre utilizzate per scopi pacifici e per vivere in armonia con
se stessi e la natura. Come ci insegnano gli antichi
maestri è necessario seguire la via del Do, che porta l’atleta verso il
perfezionamento, e bisogna essere pronti a fare sacrifici. Tutti i ragazzi
interessati a unirsi a noi - conclude l'allenatore Bracciante
- possono contattarci al nostri sito web www.teambracciante.it oppure contattandoci alla nostra
pagina face book team bracciante facebook group”.
(RIPRODUZIONE RISERVATA)
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