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Accademia di Tiro Salernitana, si mira al bersaglio d'aggregazione










di Angelo De Nicola


Quando si punta al bersaglio dell’aggregazione l’arma che s’impugna diventa un elemento di coesione tra una gara di tiro statico e dinamico. A Salerno un gruppo di appassionati hanno creato un’associazione con l’obiettivo di diffondere il messaggio del corretto uso delle armi nell’Accademia di Tiro Salernitana diretta da Sergio Tedesco, Marco Abate e Michele De Martino, del consiglio direttivo, coadiuvati dal responsabile tecnico Coni Enrico Scapati e dagli istruttori Fabrizio Cusatis, Antonio Bambacaro e Vincenzo Torre. 


"Quest'accademia di tiro è stata creata grazie alla passione e all'impegno di un gruppo che aveva già esperienza nel settore e ha fortemente voluto realizzare un centro di aggregazione per appassionati e amici - dice il presidente Tedesco - fin da piccolo avevo la passione per questo settore, per me l'arma va intesa come un mezzo per praticare un'attività sportiva oltre ad avere un grande valore sotto l'aspetto storico. Ci siamo specializzati nella pratica del tiro dinamico, ma non pratichiamo il settore solo a scopo agonistico. Anche dei semplici appassionati che s'iscrivono alla nostra accademia per puro passatempo sono i benvenuti. Abbiamo tutti in comune la stessa passione e la condividiamo giorno dopo giorno. In poco più di un mese e mezzo dall'apertura della nostra accademia abbiamo totalizzato più di cento iscritti. Ora l'obiettivo è migliorare il campo d'allenamento aumentando da tre a sei le piazzole di tiro per offrire sempre di più a tutti i nostri iscritti. A coloro i quali vogliono imparare o anche solo provare che cos'è il tiro a segno li invito a venirci a trovare nella nostra accademia contattandoci sul nostro sito web www.accademiadeltirosalernitana.it oppure scrivendoci al nostro indirizzo email info@accademiadeltirosalernitana.it".

Uno sport alla portata di tutti.“Nella nostra accademia s’insegna al praticante a responsabilizzarsi utilizzando l’arma che va impiegata sia nel corso delle competizioni sportive, sia per un semplice uso a livello amatoriale – dice il vicepresidente Abate – l’Accademia è nata su idea di un gruppo formato da esperti del settore che hanno ideato e condiviso un progetto comune con l'obiettivo di creare un poligono di tiro aperto a tutti, promuovendo lo sviluppo e la diffusione dell'attività sportiva, intesa come mezzo di formazione psico-fisica e morale. Offriamo la possibilità di praticare il tiro statico, dinamico sportivo con armi da caccia, da lancio e aria compressa. 

E’ dal mese di aprile che abbiamo iniziato la nostra attività di diffusione del settore con un numero in costante crescita di iscritti. Stiamo preparando anche una squadra per partecipare alle competizioni di tiro dinamico sportivo e a tal fine è importante citare Tullio Silvera, istruttore di primo livello e medaglia d’argento a squadre al campionato a squadre disputato in Florida nel 2014, prezioso aiuto nella preparazione dei nostri associati. Vogliamo lanciare il messaggio all’opinione pubbliche che l’arma per uso sportivo va intesa come mezzo aggregativo. Nel primo giorno di permanenza nell’accademia facciamo prendere confidenza al praticante insegnandogli in primis le norme per la sicurezza con regole precise nella fase di preparazione e poi di tiro che viene effettuato solo nelle aree predisposte ad esso”. Una passione che nasce tra un tiro e l’altro. “Ho iniziato tre anni fa a praticare questo settore sportivo utilizzando il fucile, che in un primo momento mi affascinava di più delle altre armi, poi ho utilizzato la pistola sotto la guida di Marco Abate e Antonio Bambacaro, impegnandomi a fondo nel tiro statico e dinamico.  – commenta il vicepresidente De Martino - In poco tempo sono riuscito a raggiungere un livello ottimale e ho  partecipato alle prime competizioni con la gara di tiro dinamico 2013 e poi con la partecipazioni a gare di livello nazionale”. 

A prescindere dall’arma che si utilizza la passione per il tiro non consce limiti. “Fin da piccolo ho avuto una grande passione per il tiro con l’arco in generale e ora mi diletto nell’uso della balestra – dice Marco Lepore – desidero continuare quest’esperienza nel settore condividendo la mia passione con tanti altri colleghi di tiro che frequentano l’accademia salernitana“. Sulla linea di tiro mirano giovani di talento, ma anche praticanti esperti. “Sono oltre quarant’anni che utilizzo le armi impiegandole nei vari settori del tiro a segno e il fattore più importante di questo sport è l’aggregativo e in particolar modo quando ci si iscrive all’Accademia di Tiro Salernitana si entra a far parte di una grande famiglia – dice Aldo Falivene - impugnare un’arma significa responsabilizzarsi, non va utilizzata con superficialità e bisogna rispettare regole precise per il corretto utilizzo nelle aree di tiro. Praticare questo settore a cinquant’anni, insieme a tanti giovani, oggi mi ha dato nuove motivazioni. 

Lo sport ti spinge a una continua e sana competizione all’insegna del rispetto reciproco.  A chi non ha mai provato questo settore consiglio di avvicinarsi al tiro a segno entrando a far parte dell’Accademia del Tiro Salernitana, prendendo gradualmente confidenza con uno strumento d’aggregazione che va usato con estrema intelligenza e in modo corretto”. Oltre cinquant’anni spesi per gli altri sport. “Ho iniziato a praticare lo sport all’età di 9 anni, dedicandomi al settore della scherma  al Maschio Angioino, un’attività che spinge l’atleta a perfezionarsi e a migliorarsi giorno dopo giorno cimentandosi nelle quotidiane sfide sportive – commenta Pasquale Cioffi – la scherma non è solo una questione di forza, ma soprattutto d’intelligenza. In seguito ho praticato il canottaggio, uno sport che richiede enormi sacrifici, e fui seguito dalla zio dei fratelli Abagnale. Mi sono poi dedicato al settore dell’equitazione, dove la passione per lo sport va unita all’amore per il nobile animale che diventa il fedele compagno d’allenamento e gara. Ogni settore dello sport richiede impegno, passione e sacrificio senza i quali non è possibile raggiungere risultati”. 

Una disciplina che responsabilizza. "E' un'attività che forma il praticante e lo responsabilizza, migliorandone la concentrazione e il senso del rispetto di cioè che utilizza rispettando le regole della sicurezza - aggiunge Enrico Gallo - è da cinque anni ormai che coltivo questa passione e sono venuto a conoscenza dell'accademia di tiro salernitana tramite amici che me ne parlarono e mi invitarono a frequentarla. E' importante a tal fine sottolineare che l'accademia non è solo per praticare il tiro, ma anche un luogo d'incontro e discussione per appassionati. Ci sono giorni, ad esempio, nel corso dei quali mi reco all'accademia non per tirare, ma per discutere e condividere la passione con i miei amici che grazie a questo importante luogo d'incontro e di aggregazione rivedo e ho il piacere di frequentare": La passione può diventare anche un importante impegno agonistico. 

"Sono tre anni che mi dedico a pieno ritmo alla pratica del tiro dinamico partecipando alle competizione che sono organizzate - dice Fabrizio Cusatis - si parte dalla fascia D e dopo tempo è possibile perfezionarsi salendo di livello. Io sono alla B e l'ambizione è migliorarmi nel settore. E' sicuramente uno sport che richiede impegno e non va sottovalutata la preparazione che un agonista deve avere per affrontare in maniera ottimale una competizione. Il calendario gare è pieno di appuntamenti come la competizione di Giugliano, gara del campionato nazionale fascia B, poi ci sarà la gara a Latina tra quindici giorni e a Luglio un nuovo appuntamento a Corbara. L'esperienza si acquista nel tempo e bisogna dedicarne molto a quest'attività che non assolutamente solo per uomini. Ci sono tante tiratrici che gareggiano nel settore Lady e che si distinguono nel corso delle competizioni per impegno e professionalità".
(RIPRODUZIONE RISERVATA)








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