di Angelo De Nicola
A cinque anni è salito per la prima volta sul tatami ansioso d'imparare un'antica arte marziale giapponese che assume il valore di una profonda filosofia di vita. Studiando giorno dopo giorno ha migliorato la sua tecnica e cambiato più volte il colore della cintura, mentre il fisico migliorava, parallelamente, alla preparazione dono degli insegnamenti del saggio maestro.
"Pratico judo dall etá di 5 anni, all'inizio si comincia per gioco, e così ho scelto di seguire mio fratello maggiore e dal gioco è nata una grande passione per questo sport con l'inizio degli impegni agonistici - dice Marco Palumbo, allievo del maestro Giovanni Florio fondatore del Team Florio Bushido Judo di Nocera Inferiore - a livello regionale ho sempre avuto ottimi risultati,sono stato scelto come per combattere nella rappresentativa regionale, e nel mio primo impegno nazionale, il piú importante, il campionato italiano cadetti dopo aver vinto tutti gli incontri dovetti interrompere la mia gara per frattura al polso classificandomi cosi 9°". L'infortunio non ferma l'atleta forgiato sul tappeto di Nocera. "Non mi arresi e dopo un periodo di riabilitazione ho ripreso, ma non stato facile acquisire di nuovo il ritmo delle gare considerando i paralleli impegni quotidiani. L'obiettivo per il prossimo anno è tornare a livelli competitivi, ringraziando sempre il mio maestro, Giovanni Florio, che mi ha insegnato tanto in questa disciplina. Il judo è uno sport che è in grado di creare prima di tutto un rapporto di amicizia fraterna e fiducia, come fa il nostro maestro, che è prima amico e poi faro guida in allenamento e gara. Il judo insegna valori importantissimi come il rispetto dell'avversario, la lealtà e il saper accettare la sconfitta. Non a caso alla fine di ogni incontro gli atleti si stringono la mano. Oltre che dal punto di vista fisico ,essendo uno sport assolutamente salutare a tutte le etá, rappresenta anche un importante fattore per la crescita formativa e caratteriale dei giovani.
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