La Due Principati fa il pieno di attaccanti. Il club irnino
comunica l'ingaggio delle schiacciatrici Miriam D'Arco, classe '95 (nella foto
con patron Montuori) e Raffaella Di Napoli, classe '96.
D'Arco è stata “braccio armato” di Pontecagnano l’anno scorso nel girone B di
serie C, battuta proprio da Baronissi nella semifinale playoff per la B2. Di
Napoli, invece, ritrova la B2 dopo l’esperienza con l’Orakom.
«Negli ultimi mesi ho vissuto emozioni contrastanti,
difficili da spiegare - esordisce D'Arco - sono passata dal dispiacere per
l'estromissione dai playoff maturata al Pala Irno, dopo una gara-2 giocata
benissimo, alla felicità per il salto in B2, in seguito all'interessamento
della Due Principati. Dopo stagioni belle, intense, di crescita con tanti
campionati giovanili vinti più volte dall'under 14 all'under 18, finali
nazionali di categoria a Castellana Grotte, Jesolo e Firenze più il premio
della fascia di capitano al Trofeo delle Regioni, si era chiusa una fase
importante della mia carriera pallavolistica e sentivo il bisogno di uscire dal
contesto di un club che mi ha dato tanto, mi ha formato, ha contribuito alla
mia crescita. La Due Principati mi ha cercato e io mi sono rimessa in gioco.
Sarà una stagione importante in B2. Poi sarà impegnativa anche dal punto di
vista tattico: in campo avrò una collocazione nuova e la sfida mi intriga e
responsabilizza nello stesso tempo. Lavorerò tanto, tantissimo e voglio farmi
trovare pronta per l'avvio del campionato. Sono fortemente motivata, convinta
della scelta».
La trattativa che ha preceduto l'ingaggio non è stata un..
parto con lungo travaglio. «E' nata subito -
scherza Raffaella, studentessa in ostetricia - Ho conseguito il mese
scorso la maturità, adesso mi sto preparando per i test che dovrò affrontare a
settembre per la facoltà di ostetricia. Non mi pesa studiare e lavorare in
palestra: fin da piccola, mio padre mi ha sempre trasmesso il vecchio adagio
"prima il dovere e poi il piacere". Sono a disposizione del coach,
pronta a seguirne consigli per migliorare sempre. Ritrovo D'Amico, Rago e
D'Arco che già conoscevo».
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