Annacaterina Scarpetta
Claudia
Mandia, il talento salernitano nella disciplina di tiro con l’arco, lascia
ancora tutti senza fiato e fa parlare di sè per i brillanti risultati che
continua a collezionare. A questi, si aggiunge l’ennesima vittoria, segno dell’indiscutibile
bravura e competenza acquisite negli anni di duro allenamento e di esperienze
fuori casa che hanno rafforzato e arricchito notevolmente l’atleta delle Fiamme Azzurre.
Dopo
essersi classificata come finalista nella prima tappa del Grand Prix europeo
all’aperto, insieme alle sue compagne di avventura Elena Tonetta e Guendalina
Sartori, Claudia ha affrontato l’ultimo step.
Una
sola certezza durante la fase finale della gara: le medaglie della competizione
femminile individuale dell’arco olimpico sarebbero finite tra mani azzurre.
Ed
è stato proprio contro Sara Violi, l’incontro conclusivo in cui la tiratrice salernitana
ha avuto la meglio riuscendo a conquistare il meritato e desiderato oro.
“E’ stata una trasferta piena
di emozioni e soddisfazioni – ha commentato ancora emozionata la Mandia -
Semifinali e finali tutte italiane nel femminile, credo sia stato più unico che
raro. Bravissime le mie
compagne di squadra, le mie amiche, le mie guerriere Guendalina, Elena e Sara. Ma bravi anche i maschietti specialmente il mio campione
in assoluto, mio fratello Massimiliano”.
Ed, infatti, Claudia non è
stata l’unica Mandia ad arrivare in finale. Fieramente accompagnata dall’altro
talento di casa Massimiliano in gara per il bronzo con Marco Morello, conquistato nella finalissima da quest'ultimo.
“Dopo una pessima qualifica e un 51° posto ho stretto i denti riuscendo a vincere l'oro - dichiara entusiasta - E’ proprio vero che non bisogna mai gettare la spugna ma crederci sempre! Volevo ringraziare – continua la campionessa di tiro con l’arco - tutte le persone che stanno vivendo con me questo percorso, che fanno di tutto affinché possa realizzarmi: i miei genitori, le Fiamme Azzurre, il mio preparatore Antonio Robustelli, mio zio Marcello Boccardo, la mia grande famiglia della Visus Sport e poi Fabio Olivieri il mio grande allenatore. Grazie, grazie, grazie!”
“Dopo una pessima qualifica e un 51° posto ho stretto i denti riuscendo a vincere l'oro - dichiara entusiasta - E’ proprio vero che non bisogna mai gettare la spugna ma crederci sempre! Volevo ringraziare – continua la campionessa di tiro con l’arco - tutte le persone che stanno vivendo con me questo percorso, che fanno di tutto affinché possa realizzarmi: i miei genitori, le Fiamme Azzurre, il mio preparatore Antonio Robustelli, mio zio Marcello Boccardo, la mia grande famiglia della Visus Sport e poi Fabio Olivieri il mio grande allenatore. Grazie, grazie, grazie!”
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