di Angelo De Nicola
A cinque anni è salito per la prima volta su un tatami a Nocera e da quel momento, sotto lo sguardo attento del suo maestro, è cresciuto stringendo alla vita cinture di colore diverso fino al momento in cui ha affrontato gara di livello provinciale, ragionale e poi nazionale. Un settimo posto ai campionati italiani lo ha spinto a fare sempre meglio fino a quando ha dovuto affrontare il più difficile degli avversari: l'infortunio. Oggi desidera tornare su quel tappeto nel dojo per ringraziare ancora il suo maestro dandogli nuove soddisfazioni.
"Pratico judo da quando avevo 5 anni - dice Luigi Lamberti, allievo del maestro Giovanni Florio, fondatore del Team Florio Bushido Judo di Nocera Inferiore - mia madre voleva che facessi un po' di ginnastica motoria e quindi mi portò in una palestra a Nocera ,quando finii la lezione vidi in un'altra sala ragazzi con uno strano abito e cinture colorate che combattevano,correvano e si esibivano in tecniche stupefacenti, insomma si allenavano e io rimasi lì fermo a guardarli e in quell'istante mi venne la voglia di provare".Il primo incontro con un maestro di vita e di sport.
"In quel momento vidi il maestro Giovanni Florio, che mi invitò a salire per la prima volta sul tatami. Da quel giorno in poi è nata la mia passione per quest'antica arte marziale giapponese indossando per la prima volta quello strano abito, che si chiama Judogi, e che veste il praticante con una cintura stretta alla vita i cui colori cambiano con il tempo mentre si cresce sotto il profilo atletico e tecnico". Una lunga serie di combattimenti che forgiano fisico e carattere. "Ricordo ancora con gioia tutti gli incontri che ho affrontato con sudore e tanti sacrifici fatti prima in allenamento e poi dopo in gara. Questa disciplina mi ha formato dal punto di vista fisico, ma anche caratteriale. E' importante imparare il rispetto per l'avversario. Ho iniziato a gareggiare nel 2003 classificandomi 1 alle provinciali 2 alle regionali fino ad arrivare agli italiani con un 7 posto. Ho gareggiato in tutta Italia in competizioni nazionali ma purtroppo nel 2010 mentre mi allenavo per le finali della coppa italia un infortunio mi ha fermato e ho dovuto abbandonare gli allenamenti. Ora spero di spero di risalire su quel Tatami al fianco del mio maestro Giovanni che mi ha insegnato tutto ciò che sapeva del Judo, ma anche come ci si comporta nella vita di tutti i giorni. Lo ringrazio e lo considero un fratello maggiore, mi ha insegnato a non arrendermi mai credendo sempre in me stesso".
(RIPRODUZIONE RISERVATA)
Florio Team su "ATLETA TV"
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