La società vincitrice del I Memorial “Carlo Longobardi” è
stata l’Enel Brindisi. Il sodalizio biancoazzurro si è aggiudicato il trofeo al
termine di una avvincente finale, disputata contro la Sidigas Avellino (86-76).
La Givova Scafati, padrona di casa ed organizzatrice del torneo, si è invece
aggiudicata il terzo posto, mettendo in riga l’Upea Capo D’Orlando (83-78), al
termine di una sfida divertente ed entusiasmante. Il fatto poi che ben cinque atleti abbiamo raggiunto la doppia cifra lascia intendere che il lavoro fin qui svolto sia stato davvero molto proficuo. I siciliani hanno provato in tutti i modi a mettere lo sgambetto agli scafatesi, usando la propria superiore fisicità e tentando di cambiare difesa (pressione a tutto campo), ma alla fine per il team dell’ex coach Griccioli c’è stato poco da fare. «Siamo soddisfatti perché abbiamo vinto contro una squadra di serie A – ha spiegato il coach gialloblù Giovanni Perdichizzi – e perché abbiamo giocato bene in difesa, mostrandoci una squadra tignosa e limitando l’attacco avversario. Sappiamo che c’è tanto da lavorare per assimilare schemi e meccanismi e per trovare una buona chimica di squadra. I ragazzi in attacco si sono cercati e hanno giocato con maggiore fluidità, mostrando di conoscere meglio le individualità dei propri compagni». Nel corso dell’intervallo della finale tra Enel Brindisi e Sidigas Avellino, così come preannunciato, la famiglia Longobardi, in memoria del compianto Carlo Longobardi e in ossequio alla sua risaputa generosità, ha consegnato simbolicamente un assegno del valore di 1.000,00 euro ai responsabili del settore giovanile scafatese, affinché questi ultimi lo consegnassero all’atleta che, nel corso dell’anno scolastico in corso si distinguerà per meriti studenteschi, conseguendo il rendimento più elevato rispetto agli altri compagni di squadra. L’intera serata ed in particolare le premiazioni sono state curate dalla madrina d’eccezione, la showgirl Melita Toniolo che, con la sua venerea bellezza, ha impreziosito ancor di più il I Memorial “Carlo Longobardi”.
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