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Pallanuoto, impresa Rari Nantes Arechi: l'A2 è realtà

Davanti a oltre settanta tifosi giunti da Salerno chi con l’autobus messo a disposizione dalla società e chi con mezzi propri, la 4X4 System Arechi compie una vera e propria impresa in casa del Pescara che mai in questa stagione aveva conosciuto nella propria piscina il sapore amaro della sconfitta. La società salernitana, partita per salvarsi, è giunta a giocarsi i play off non certo con i favori del pronostico e li ha vinti contro una squadra, quella pescarese, forte, tignosa e bene allenata sia tatticamente che natatoriamente. Mister Matteo Citro ed il suo fidato team manager Michele Baviera alla vigilia del match erano fiduciosi, convinti però che per realizzare l’impresa la squadra doveva disputare la “gara perfetta”. 
Così è stato. Il lavoro meticoloso svolto dall’allenatore salernitano sugli errori commessi nei due match precedenti ha dato i suoi frutti, consentendo alla 4X4 System Arechi di realizzare in acqua un vero e proprio capolavoro tattico. Tutti gli invicti, già dal riscaldamento, danno la netta sensazione di essere consapevoli del momento storico che stanno vivendo, dai quindicenni Del Basso, Baviera e Maccioni  al quarantacinquenne Marco Iannicelli. Fra loro trent’anni di differenza. L’esperienza e l’incoscienza che ti fa osare l’inosabile: la vera forza dell’Arechi. Fra il primo e secondo tempo la partita vive un sostanziale equilibrio. 


Nel terzo tempo il Pescara sembra voler prendere il volo. Il numero quattro in calottina bianca Casini, con la sua rete numero tre, sorprende la difesa salernitana ed insacca il gol del 7 a 5, massimo vantaggio dei padroni di casa. Il pubblico arechino non molla ed incita i ragazzi in acqua ancora con più forza. Eccezionale assist di Marco Iannicelli al nostro centroboa Ivo Begovic che liberandosi dal difensore si gira fronte al portiere e si guadagna il  penalty. Sul pallone va Iannicelli che ripete il tiro finale e vincente di Salerno, con il quale chiuse la serie dei rigori. La palla si insacca nuovamente alla destra di Zicolella. Il numero otto scudocrociato, icona della pallanuoto salernitana, aspetta giusto qualche attimo per mettere il suo personale e decisivo marchio di fabbrica sulla partita realizzando il gol  del 7 a 7. Da circa 8 metri, fintando un passaggio, lascia partire un improvviso missile che si insacca nel sette alla destra del portiere pescarese. Da ora in poi gli invicti non andranno più sotto nel punteggio.  A pochi secondi dalla fine del terzo tempo è GianmariaSiani con un siluro terrificante, a trafiggere Zicolella. Si va all’ultimo tempo con la 4×4 System Arechi in vantaggio per 8 a 7. Il quarto tempo nei due match precedenti ha sempre visto venir fuori la squadra pescarese, con quella salernitana chiamata a rincorrere. Per questo quando il  capitano abruzzese D’Aloisio pareggia in conti in superiorità numerica, un brivido freddo scorre lungo la schiena dei tifosi salernitani. Ma ci pensa IvoBegovic a riportare subito serenità nell’ambiente con un gol da fuoriclasse in posizione di centroboa. E’ fatta ? No, il Pescara è ancora vivo. Giordano a 42” dalla fine del match riesce a bucare un incolpevole Gianluca Gallo, autore di una buona prestazione, fissando il risultato sul 9-9. La mente  corre ai rigori. Ma l’incoscienza dei quindicenni, il coraggio di osare l’inosabile è nel DNA di Gaetano Baviera (così come lo era in quello del padre Michele e dello zio Roberto) che approfittando dello spazio lasciatogli dalla difesa pescarese, preoccupata più di doppiare al centro che chiudere sul numero 13 arechino, da posizione “5”  lascia partire un tiro che rimbalza davanti a Zicolella e termina in fondo al sacco.Sugli spalti fra la torcida scudocrociata si scatena la festa, mentre mister Citro, il presidente Gianluca De Rosaed il team manager Michele Baviera , dalla panchina, si sbracciano per richiamare all’ordine ed alla concentrazione i sette in acqua. Gli ultimi secondi di gioco sono vissuti con un’ansia incredibile. In casa abruzzese si aspetta un invenzione al tiro dei vari Casini, Provenzano, Giordano o D’Aloiso, tutti eccellenti tiratori. In quella arechina si spera nella freddezza e nella reattività dell’estremo difensore Gallo. Non succede invece nulla. La retroguardia scudocrociata difende alla grande, recupera palla e lancia in controfuga Gigi Buonocore, il quale anziché affondare verso la porta abruzzese si ferma e resta a baciare il pallone in attesa del fischio finale. A fine partita il primo pensiero del presidente De Rosa, di mister Citro e del Capitano Marco Storniello è per  Candido Di Giacomo, storico dirigente arechino tuttora convalescente, al quale viene dedicata la vittoria. Ora si che siamo in serie A2.
ORIGINAL MARINES PESCARA – 4X4 SYSTEM ARECHI  9 - 10 (2-3, 3-1, 2-4, 2-2)
O.M. Pescara: Zicolella, Colasante, Sarnicola 2, Casini 3 (1 R), De Ioris, Di Fonzo, Giordano 1, Provenzano 1, Di Ferdinando,  D’Aloisio 2, Gobbi, Di Nardo, Mambella. All. Gobbi
4X4 System Arechi: Gallo, Del Basso 1, Storniello, Busà, Maccioni 1, Begovic 2, Buonocore, Iannicelli 2 (1 R), Siani 2, Vuolo, Spatuzzo, Parrilli, Baviera 2. All. Citro
Arbitri: Cataldi e Ercoli

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